Settantacinque anni fa, il 28 settembre 1934, nasce a Parigi una bella bambina. Diventerà una bella donna, ricca e famosa. Occhi grandi e curiosi, un corpo da adolescente sottile come un efebo, bocca sensuale, viso imbronciato, un seno appena formato che si indovina sotto la camicetta, Brigitte studia danza con passione, la adora, vuole diventare una ballerina: complice una foto, finirà invece sul set. Una copertina di "Elle" è la sua chance. Il destino le fa incontrare Roger Vadim, aiutoregista con pochi soldi e molti sogni. Con lui inizia nel '50 una relazione mozzafiato, due anni dopo lo sposa. Non sarà un matrimonio di ferro, ma Roger farà di lei una bionda e un sex symbol. Brigitte incarna giovinezza e impudenza. E' fatta per l'amore e la trasgressione, l'assoluta libertà. Una donna per cui il sesso non è mai peccato.
Il successo
Nel '56 girano "Et Dieu créa la femme", il suo primo clamoroso successo che diventa un film di culto e fa nascere la leggenda bionda. Vadim la modella in un irresistibile sogno maschile. Brigitte esplode nel "suo" personaggio: spregiudicato, di un candore lascivo e disarmante. Così sul set, così nella vita. In una stagione ricca di bordelli, di sussurri in sacrestia e di masturbazioni, Brigitte si impone per l'orgoglio con cui recita la parte della cattiva ragazza e lascia il segno della collezionista di uomini e di emozioni.
I suoi uomini
Il rapporto con Vadim è logoro. Roger, adieu. Divorziano nel '57, ma resteranno amici. Lei ama Trintignant, Bécaud, Distel, Charrier (che sposa nel '59 e da cui ha Nicolas, figlio infelice di una madre distratta), Frey e altri fortunati: sempre nel segno della provvisorietà e sempre sexy, torbida ma solare, priva di sensi di colpa e di tabù, una donna che prende ciò che vuole e diventa un corpo, un idolo, un sogno. Ma anche una donna confusa e fragile, che ha un bisogno viscerale di essere amata, stressata da un lavoro che non le piace ("Odio il cinema") e da una pressione che la spaventa. BB fa moda: le ragazze si vestono e si pettinano come lei, imitano la sua camminata, si fanno sfacciate come lei, mostrano il corpo, parlano sboccato. Non sanno che la diva è una donna piena di paure.
A Saint Tropez Brigitte consuma i suoi amori, che sono frettolosi, come mediocri sono i suoi film. Compie trent'anni. La consola Zaguri, gigolo brasiliano. Nel '66, il terzo matrimonio, un gioco, con Sachs. Il '68 è il suo anno. Passa a Saint Tropez l'estate più "calda". Lascia Gainsbourg e si fidanza con la notte. E' incontenibile, flirta con Rizzi, gli dedica l'estate, poi Gigi se ne va. BB precipita. Amori tanti, ma anche dolori. Molti desideri ma anche mille ferite profonde nell'anima.
Il declino
E' stanca. Nel '73 lascia il cinema. Si dedica agli animali, si mette al loro servizio. Non ama rilasciare interviste, si protegge con il vuoto. "E' difficile invecchiare", dice. Tenta il suicidio, il terzo. Il profilo è oltraggiato dal tempo. "Ho amato molto e male", confessa. Così innocente, così perversa, se sia stato Dio o il diavolo a crearla non si sa. Pessima madre, moglie infedele, attrice mediocre, dà poco agli altri. Potrebbe essere dimenticata nel cassetto dei ricordi. Ma basta una fotografia di allora, un primo piano e il miracolo si ripete. Qualcosa di lei rimane nell'immaginario collettivo. Perché è stata BB e perché siamo stati giovani con lei...
